E'importante avere un minimo di sonno e non avere stimoli esterni . Questi stimoli esterni possono essere rumori vari, temperatura inadeguata (troppo freddo o troppo caldo) e posizioni scomode.
Si deve avere, per prima cosa, purezza.
Ecco un primo elemento da considerare: il panico, la paura.
Ci si sente, all'improvviso, come in balìa di uno stato imprevisto, che ci padroneggia e che sembra volerci trascinare, pur restando coscienti, in qualche altra situazione esistenziale. Qui si innescano già le prime reazioni fisiologiche (molte delle quali, del resto, naturali di fronte alla paura improvvisa): sudorazione fredda, tremolio, senso di soffocamento e panico crescente con conseguenze anche sul ritmo cardiaco. Spesso, ci sono anche altri elementi comuni d'esperienza, rilevati da chi è coinvolto in queste fenomenologie: la preventiva sensazione di formicolio, una sorta di paralisi progressiva degli arti; insomma, in parole sintetiche, la graduale perdita del proprio controllo con la funzionalità motoria. Si potrebbe dire che il cervello perde comunicazione con il sistema motorio, appunto.
Difficilmente, chi prova questi stati riesce a descriverli con parole adeguate.
Ma, e qui viene la parte interessante, se il soggetto riesce a superare la prima fase di sbandamento, con tutti i fattori che ho citato, ed è in grado di dimenticare la paura per "lasciarsi andare", può accadere che entri in un "sonno" che sonno non è ma semplicemente un altro modo di "dormire" : si sperimenta in prima persona il "sonno lucido" ed altre modalità d'esistenza che possono fare a meno del corpo fisico. Inizia, a questo punto, tutta una serie di eventi abbastanza vari di cui, normalmente, il soggetto non ha alcuna esperienza e quindi, in un certo senso, subisce: spesso resta una sorta di coscienza che non rende la persona inconsapevole di quanto sta accadendole ma, piuttosto, ne fa una sorta di viaggiatrice sbalordita. Può accadere che si sentano delle "voci", che si percepisca il proprio corpo fisico che si muove come un qualcosa di "diverso", di "distaccato" dalla propria vera personalità. Può accadere di soffermarsi ad esaminare dettagli ed aspetti della stanza in cui ci si trova o, addirittura, di uscirne e vagare in altri ambienti o accanto ad altre persone. Si conservano sensi come vista ed udito ma, logicamente, non nascono più dal corpo fisico, che resta sul letto o laddove il fenomeno era iniziato. Insomma, si è consapevoli di qualcosa che sembra un sogno ma che è molto, molto più "partecipato" di un sogno.
Anche l'ansia, l'angoscia per esperienze nuove che stanno per essere affrontate possono mettere in moto una "uscita in astrale".
La Mia Anima Mi Ha Parlato
In Un Tempo Ormai Lontano
In Una Notte Senza Tempo...
Accarezzami Ancora
Senza fretta
Affinchè Io Possa Dire
Affinchè Io Possa Resistere
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